Quella in Sicilia rimarrà per me una delle vacanze più belle fatte con i miei genitori. Non perché ci siano mia madre, mio padre e i miei fratelli, capiamoci bene. All’epoca ho 15 anni e i miei vecchi non solo mi hanno proibito di andare in vacanza con la compagnia del mio paese, ma mi hanno pure costretta a seguirli in un campeggio sperduto nel sud della Sicilia. Il camping non ha nulla di speciale e il bungalow dove stiamo stipati in sei è un vero buco. Incandescente nelle caldissime ore diurne e senza alcuna insonorizzazione durante la notte: una vera goduria!
Il primo giorno mettiamo a letto mio fratello di due anni e quando vado a svegliarlo non solo lo trovo in un bagno di sudore, ma è anche completamente nero.
Nero: lui e le lenzuola …
Un attacco di formiche come non ne avevo mai viste prima di allora, con la Direzione impegnata a giurare che è la prima volta che viene segnalato un problema del genere. Da crederci, eh?!?!
Qualche sera dopo usciamo tutti insieme a mangiare la pizza, e sapete poi che succede? Passo la notte con la testa conficcata nel water, a rimettere l’anima intera. E’ la prima colica della mia vita … e che nessuno mi parli più di pizza con alici, capperi e olive per tutti gli anni a venire!
Comunque è qui, in questo campeggio senza arte nè parte, che conosco alcuni simpaticissimi gruppi di ragazzi con cui resterò in contatto per anni. Sono tutti maggiorenni, rigorosamente provenienti tra Catania e Caserta. Non ci pensano due volte a invitar fuori quella friulana spilungona che dimostra una volta e mezza la sua età. Ci conosciamo al pomeriggio in spiaggia, li ribecco la sera al bar del campeggio e corro subito a chiedere a mia madre se posso uscire a prendere un gelato con loro. Più passano le ore e più nuovi ragazzi si uniscono a noi. Le risate aumentano e il tempo passa senza che io me ne accorga. Immaginatevi, dunque, a chi appartiene quella camicia da notte bianca che mi aspetta come un fantasma, in piedi al buio nel bel mezzo della terrazza, quando rientro quatta quatta alle 4 di mattina … penso di non dover aggiungere altro!
Ma allora perchè vacanze di merda, vi starete chiedendo voi.
Ebbene, un paio di giorni dopo c’è un temporale improvviso. Uno di quei rovesci estivi che combinano guai.
E mentre io me ne dormo tranquilla nel mio bungalow, qualcun altro a mia insaputa sta galleggiando nella merda!
Si si, lo giuro. La mattina seguente, appena sveglia, vedo uno dei ragazzi avvicinarsi alla terrazza per salutarmi.
Come mai ve ne andate già oggi? non avevate detto che partivate sabato? – chiedo.
Si, questi erano i programmi. Ma con la pioggia di stanotte si è rotto il tubo delle fogne vicino ai bagni e un’ondata di merda è arrivata fino alle nostre tende. Non c’è nulla che si sia salvato e non ci resta che tornare a casa. Immaginatevelo detto con tipico accento del sud e … la risata che gli ho fatto in faccia!
Bene, ora sapete perchè in campeggio non voglio mai le piazzole vicino ai bagni …
Fonte: https://viaggiebaci.wordpress.com/2014/02/05/disavventure-in-viaggio/
Author: Valentina
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