Lo so lo so: sono appena tornata da Londra, ho una marea di foto da mostrarvi, cose da scrivere e raccontarvi e video da realizzare e, nonostante questo, vi parlo di tutt’altra cosa.
In (ormai) 26 anni che viaggio soprattutto in aereo (da quando avevo 10 mesi), non mi son successe molte disavventure (chiamiamole così), ma qualcuna, piano piano, la sto accumulando. Principalmente, per fortuna, sono cose “piccole” e che non hanno avuto gravi conseguenze; vediamo da dove posso cominciare….
Cominciamo con una storiella che sia io che mia madre ancora ci ricordiamo e ancora ci ridiamo su.
Torniamo indietro fino al lontano 2005. O era il 2006?? Per intenderci, l’anno in cui gli aerei della Tunisair cadevano come mosche. Indovinate un po’ dove dovevamo andare io e mia mamma in vacanza? In Tunisia. E con quale compagnia? La TunisAir! Quindi un po’ d’ansia c’era, devo ammetterlo. Dal gate all’aereo ci portano con l’autobus e, arrivati sotto l’aereo, sentiamo un forte scoppio: l’autobus ha bucato una gomma!! La cosa non prometteva bene, ma comunque il volo procede bene, arriviamo a destinazione e ci godiamo la vacanza.
Anche il volo di ritorno non promette bene: l’aereo cigolava in maniera preoccupante, ma le hostess dicevano (dietro domanda dei passeggeri) che non c’era da preoccuparsi. Una volta atterrati,poi, il comandante prende il “microfono” e, tramite l’altoparlante, dice: “ce l’abbiamo fatta!!!”Vi lascio immaginare le facce sconcertate dei passeggeri dopo un’affermazione del genere! Per fortuna dopo poco siamo potuti scendere (ci siamo fiondati giù come se non ci fosse un domani!)
Sempre qualche anno fa, stavo partendo per Venezia con Alitalia (mio padre era un comandante, quindi io avevo i biglietti destinati ai parenti di dipendenti, quindi ci volavo spesso). L’aereo doveva partire alle 13:20.
Hanno iniziato l’imbarco con un po’ di ritardo. Una volta saliti sull’aereo ci fanno attendere li al parcheggio per ancora diverso tempo: alla fine avevamo accumulato, in tutto, già quasi un’ora di ritardo! Ci fanno poi sapere, finalmente, che quel ritardo era dovuto ad un problema tecnico dell’aereo (un pezzo del motore che non funzionava) e che stavano aspettando i tecnici per vedere di sistemare il tutto (sempre se possibile ovviamente!). Il danno non era riparabile in breve tempo e, quindi, ci fanno scendere: dovevamo aspettare che arrivasse un altro aeromobile che ci avrebbe poi portato fino a Venezia! Morale della favola? Siamo partiti alle 17!
Natale, 23 dicembre di non ricordo quale anno (forse 2008/9). Parto, come tutti gli anni, per Venezia. Il volo va bene, arriviamo tranquilli a Venezia. Peccato che non arrivino i bagagli! In quel momento, lo ammetto (mea culpa) ho amato il fatto che mio padre lavorasse in Alitalia e che, quindi, conoscesse un sacco di persone. Risolto il problema della pratica di valigia non arrivata, vado a casa di papà. La valigia, poi, è arrivata il 25 dicembre (direi un bel regalo di natale :P)
Passiamo al 2009 e ad una storia/anedotto legata ai miei famosi biglietti da parente di dipendente alitalia. Ero in Sicilia con mio padre e la moglie. Dovevo ritornare a Roma (da Catania) in aereo e mio papà mi aveva avvertito che all’aeroporto mi avrebbero messa in lista d’attesa anche se c’erano posti vuoti sul volo. E così accadde. Ritorno, quindi, al banco del check in, spedisco il bagaglio e prendo il biglietto. Nel frattempo mi stavano già chiamando al gate (che stava per chiudere) 😛
Arrivo a Roma, vado al nastro a ritirare il mio bagaglio e questo non arriva…. Per fortuna al lost&found non c’era nessuno e sbrigo la pratica velocemente. Due ore dopo, alle 19:30, mi chiamano dall’aeroporto: “signorina, il suo bagaglio è arrivato da Catania col volo dopo. Viene a prenderlo lei qui in aeroporto o vuole che glielo portiamo noi a casa domani???”.
Arriviamo, quindi, all’estate 2013. Vacanza a Budapest. Volo di ritorno. Decolliamo e l’aereo non prende quota (vi lascio immaginare le turbolenze!). Dopo circa 20 minuti di volo, il comandante ci dice che c’è un problema tecnico all’aereo; niente di grave, ma preferisce riportarci a Budapest (ci credo poco a questa cosa, devo dirlo). Dopo altri (circa) 50 minuti passati a sorvolare la zona di Budapest e dell’aeroporto (non era un atterraggio di emergenza e dovevano consumare carburante, non si sa mai) atterriamo. Da che dovevamo arrivare alle 14 a Roma, siamo partiti alle 17 e siamo arrivati qui alle 19 circa.
Questa è stata la prima volta (e unica, finora) in cui ho avuto un minimo di paura: non mi era mai capitata una cosa del genere; diciamo una novità poco tranquilla.
Arriviamo al mio ultimo viaggio a Londra. Partenza alle 13:25. Volavo con Alitalia, anche se avevo prenotato tramite la KLM (compagnie partner). Per eccesso di zelo ho seguito il consiglio della klm e sono arrivata all’aeroporto a Roma (Lenoardo da vinci, Fiumicino) alle 10:25 e sono stata praticamente la prima a fare il check in (mi piace molto l’attesa pre partenza. Mi sento come una bimba in un negozio di giocattoli). Arrivo a Londra, passo la dogana ed arrivo al nastro ritiro bagagli (avevo spedito un bagaglio). Aspetto fino all’ultimo senza veder uscire la mia valigia (avendolo spedito molto presto non sarebbe uscito tra i primi, ma tra gli ultimi). Vado, quindi, al servizio assistenza insieme ad un altro ragazzo a cui non era arrivato un bagaglio. Riempio il modulo, “disperata” perchè avevo alcuni vestiti che mi servivano: non potevo mica andare al WTM (“fiera del turismo”, per chi non sapesse cos’è) in jeans ed all star!! Ad un certo punto una signorina chiede il mio cognome, va a controllare alcune valigie, mi guarda e mi fa: “signorina… Il suo bagaglio è qui!!”. Per una volta non si tratta di bagagli andati persi o arrivato con chissà quale volo successivo, ma di un bagaglio arrivato addirittura in anticipo!!!
Fonte: https://www.consiglinviaggio.it/2013/11/10/le-mie-disavventure-in-aereo/
Author: Valentina
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